Fonte Nuova. Gli studenti del territorio incontrano Don Antonio Coluccia, obiettivo dell’incontro contrastare l’uso di sostanze stupefacent.
Si è svolto stamattina presso il Teatro della Scuola Paritaria Patrocinio San Giuseppe di Fonte Nuova, l’incontro tra gli studenti del territorio e Don Antonio Coluccia (Opera Don Giustino).L’obiettivo dell’evento è promuovere un dialogo con le nuove generazioni e informare gli studenti riguardo al contrasto all’uso di sostanze stupefacenti.
All’evento hanno preso parte anche l’Assessore Silvia Fuggi, la Consigliera Regionale Micol Grasselli e l’on. Alessandro Palombi, in collegamento dalla Camera dei Deputati.
Tra i relatori sono intervenuti il Magg. Daniele Plebani, comandante della Compagnia CC Roma Cassia, e la sig.ra Tiziana Ronzio, presidente dell’Associazione TorPiùBella, anch’essa impegnata
in prima persona nel recupero dei ragazzi.
“Poter ospitare Don Antonio Coluccia nel nostro territorio è stato un grandissimo privilegio – dichiara la moderatrice dell’evento, Silvia De Blasis, delegata alla sicurezza del territorio del Comune di Fonte Nuova – il suo messaggio è arrivato ai ragazzi in modo chiaro e dirompente. Oggi abbiamo piantato un seme della legalità in ognuno di loro e spero possa nascerne senso civico e di responsabilità. Sono fermamente convinta che la prevenzione contro qualsiasi forma di criminalità nasca dall’educazione alla legalità e quella di oggi è solo una delle giornate che saranno dedicate a questo progetto di formazione e prevenzione”. “Ringrazio tutti i dirigenti scolastici degli istituti del Comune che hanno aderito all’iniziativa con grande entusiasmo – conclude la delegata – e i nostri ragazzi che hanno partecipato con curiosità e attenzione all’evento”.
“Da piccoli – ha concluso l’assessore alla cultura Maurizio Guccini – ci raccontavano le fiabe, perché avevano uno scopo educativo. Le fiabe educative di chi ha vissuto gli anni ‘80 e ‘90 sono storie di lutti e vite rovinate a causa delle droghe. Chiunque abbia vissuto in quel periodo ha avuto amici o conoscenti che hanno perso la vita o hanno distrutto le proprie famiglie a causa delle sostanze stupefacenti. Per questo oggi è ancora più importante educare i giovani a stare lontani dai dispensatori di morte. E chi afferma che legalizzando le droghe i problemi sarebbero in parte risolti, è semplicemente qualcuno che non si pone il problema oppure ha deciso di arrendersi. Io non mi arrendo. Noi non ci arrendiamo».