L’Associazione culturale Fuori le Ali, per un cinema sociale, è lieta di partecipare alla programmazione della Casa Internazionale delle Donne per l’Estate Romana 2018.
Fuori le Ali, che si occupa di portare i mestieri del cinema ai margini della società in un momento storico-politico in cui l’Italia appare quanto mai priva di attivismo concreto e di impegno progressista, proporrà questo programma:– Incontro con Fuori le Ali
Saranno presenti: Gigliola Scola, Silvia Scola, Marta Rizzo, Wilma Labate, Daniele Vicari, Cherardo Gossi, Annalisa Forgione, Antonio Falduto, Marta Zani, Serafino Murri, Francesca Melania Monizzi. (In attesa della conferma di Stefania Sandrelli)
– Proiezione del film Io la conoscevo bene (1965) regia di Antonio Pietrangeli; scritto da Ettore Scola e Ruggero Maccari.
Dopo la presentazione dei membri dell’Associazione, durante la quale si spera anche di approfondire una collaborazione futura con la Casa Internazionale delle Donne e con tutte quelle realtà a essa legate che si occupano di difendere, sostenere e combattere per la tutela delle donne e dei loro diritti, Fuori le Ali propone la visione di un film che rispecchi la ragion d’essere dell’Associazione in relazione con il mondo femminile.
“La scelta di questo film dipende non soltanto dall’ acuta e dolorosa indagine che Pietrangeli, Scola e Maccari fanno sull’Italia e su quella parte del mondo artistico-cinematografico più becero, cinico e sfacciato, ma perché Io la conoscevo bene appare, oggi, di una attualità dolorosa e sorprendente – è il commento di Marta Rizzo e Silvia Scola, ideatrici del progetto – questo film è la denuncia non gridata, ma manifestata con una delicatezza inconsueta, della violenza del mondo maschile verso le donne. Il suicidio finale di Stefania Sandrelli è la ribellione alla prevaricazione, alla violenza psicologica, all’ambiguità e al senso del possesso effimero dell’universo maschile su quello femminile. “Il fatto che le cose non cambino, non trovino una soluzione, o una evoluzione positiva è il segno della sconfitta che tutta la società paga”, diceva Ettore Scola. Fuori le Ali realizza progetti che mostrano come il cinema non sia un universo irraggiungibile e privilegiato, ma un panorama vastissimo di mestieri e di competenze arrivabili a chiunque, anche e soprattutto a chi pensa di avere soltanto la devianza e l’emarginazione come orizzonte di vita. L’Associazione intende difendere, denunciare, comunicare qualsiasi forma di violenza, di prevaricazione, di disuguaglianza, di abuso e Io la conoscevo bene racconta, come fosse oggi, il dolore delle donne abusate, nella mente come nel corpo”.