Si chiude con l’arrivo della primavera il corso attivato da Artisti Riuniti grazie al finanziamento del bando “SIAE S’Illumina” in collaborazione con MIBAC per progetti formativi innovativi, che vede fra i partner AIV – Accademia Italiana Videogiochi – e MADE CORPORATE, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma e Sony Lab France.
In occasione della fine del programma di studi, il 21 Marzo gli studenti del corso “Dalla drammaturgia tradizionale all’algoritmo. Teatro e sistemi complessi”, rigorosamente under 35 come da richiesta del bando SIAE, saranno i protagonisti di “OTELLO 4.0” che si terrà presso il Teatro dei Dioscuri a Roma alle ore 18.30.Il corso, iniziato a ottobre 2018, ha visto alternarsi diversi docenti nell’arco di 6 mesi, per un totale di 120 ore di lezioni frontali e 96 ore di attività di apprendimento esperienziali.
Nell’ambito della didattica, AIV ha elaborato il modulo riguardante la narrativa procedurale e i giochi di ruolo, che ha permesso di unire due mondi, quello del teatro e quello dei videogiochi, che grazie alle nuove tecnologie non sono mai stati così vicini e dialoganti.
Scopo del workshop era ed è stato quello di dare loro la possibilità di conoscere metodi alternativi di creatività drammaturgica rispetto alla tradizionale creatività individuale e di verificare e sperimentare limiti e pregi della Intelligenza Artificiale.
Partendo dall’Otello di Shakespeare – analizzato nelle sue componenti semantiche e drammaturgiche con la guida del regista Piero Maccarinelli, direttore artistico del corso e di Artisti Riuniti, e la collaborazione del drammaturgo Carlo Longo – il workshop ha sviluppato un’inedita interazione tra drammaturgia e intelligenza artificiale grazie anche alla messa a punto di due programmi Shake Shakespeare e White Mirror messi a punto all’Università La Sapienza nel dipartimento guidato da Vittorio Loreto con la collaborazione di Elisabetta Falivene e Andrea Tacchella e alla interazione con Luca Giuliano, Luca De Dominicis e Giacomo Caneschi esperti di giochi di ruolo e videogiochi.
Non si tratterà di uno spettacolo, ma della presentazione dei risultati ottenuti in questo periodo di workshop. I partecipanti presenteranno brani di Otello in una interpretazione canonicamente corretta e mostreranno come partendo dal plot madre di Shakespeare abbiano creato frammenti di storie in parte generati dalla I.A. in parte dalla collaborazione con i Master di giochi di ruolo ed esperti di videogiochi.
La serata è aperta a tutti coloro che sono interessati/incuriositi a questo inedito matrimonio tra drammaturgia e algoritmi e a conoscere nuove strade di sperimentazione e innovazione in ambito teatrale. Al termine della presentazione sperimentale (che durerà poco più di un’ora) è previsto un confronto con il pubblico per individuare eventuali percorsi di miglioramento e nuove possibili direzioni da intraprendere.
Questo esperimento, che ha avuto un prologo nel marzo dello scorso anno con gli studenti dell’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, vedrà nuovi sviluppi nel 2020.
Per Piero Maccarinelli “l’innamoramento per il metodo procedurale e per i temi connessi all’intelligenza artificiale nasce dall’incontro con i libri di Yuval Noha Harari SAPIENS e Homo Deus. Mi è sembrato inevitabile a quel punto partire da un plot perfetto come quello dell’OTELLO Shakespiriano per capire come attraverso programmi di I.A. e regole di videogiochi e giochi di ruolo si potessero declinare diversamente frammenti di quella drammaturgia perfetta – ben consapevole che il terreno delle emozioni e dei sentimenti difficilmente si sarebbe potuto comporre meglio – ma curioso di capire se dalle pieghe di eventi minori o dagli assi periferici si sarebbero potute costruire trame nuove o alternative. Mi pare che la risposta sia stata positiva”
“È stata un’esperienza molto interessante – ha dichiarato Luca De Dominicis, fondatore di AIV – gli studenti hanno dimostrato un grande interesse per la narrativa procedurale
proveniente dai giochi di ruolo quali ‘Dungeons&Dragons’, giusto per citare il più famoso. Molto apprezzato anche ‘On Stage’ di Luca Giuliano, un metodo di improvvisazione teatrale ispirato al mondo di William Shakespeare”.