Roma assume nuovi impegni per diventare una città amica delle bambine e dei bambini. Approvata dall’Assemblea Capitolina, e presentata in Campidoglio, la delibera con cui Roma Capitale aderisce al programma Unicef Città amiche delle bambine e dei bambini, adottando il documento programmatico Costruire città amiche delle bambine e dei bambini. Nove passi per l’azione. Ne hanno illustrato i contenuti la sindaca Virginia Raggi, il presidente di Unicef Italia Giacomo Guerrera, l’assessora Laura Baldassarre (Persona, Scuola e Comunità Solidale) ed Eleonora Guadagno, presidente della Commissione Cultura e Politiche Giovanili di Roma Capitale e promotrice dell’iniziativa.
Gli assi su cui poggiano delibera e programma Unicef sono ascolto, partecipazione e condivisione, affinché bambini e adolescenti siano effettivamente coinvolti, in modo attivo, nelle questioni che li riguardano. In quest’ottica è anche prevista l’istituzione, con apposito regolamento, di un garante nominato dalla Sindaca.La messa in pratica degli interventi e dei percorsi contenuti nel documento Unicef consente di affiancare concretamente e in modo organico i bambini, introducendo il principio della valutazione delle conseguenze sull’infanzia di ogni atto amministrativo adottato.
Obiettivo complessivo è assicurare piena ed efficace attuazione alla Convenzione Onu sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che indica i diritti fondamentali da riconoscere e garantire alle bambine e ai bambini di tutto il mondo.
“Una città amica dei bambini e delle bambine è una città migliore”, spiega la sindaca Virginia Raggi. “E’ una città che pensa al loro presente e al loro futuro. Con l’adesione al programma Unicef vogliamo dire a tutti i piccoli cittadini di Roma che il loro interesse per noi è prioritario, che le loro opinioni sono importanti, che loro sono importanti. Ogni bambino ha diritto alla vita e al pieno sviluppo, alla non discriminazione e all’ascolto. Ha il diritto di essere preso in considerazione in quanto individuo. La Roma che stiamo costruendo è una Roma a misura di bambini, che ne rispetta le esigenze e i diritti, libera e trasparente come i loro pensieri”.