In PLAY, la danza, il teatro e la musica diventano campi da gioco, luoghi di incontro tra performer professionisti, bambini, anziani, persone di ogni età e provenienza. Dal 14 al 26 maggio, nell’anfiteatro moderno di Villa Lais a Roma, corpi con ritmi, dinamiche e posture diverse collaborano in esperienze estetiche e rituali, creative e ludiche, generando un paesaggio umano intergenerazionale, che trova collocazione nello spazio naturale e metropolitano del quartiere Tuscolano di Roma.
Agganciato ai molti significati del verbo to play, il progetto apre uno spazio predisposto a progetti partecipativi e di comunità che rendono l’anfiteatro moderno di Villa Lais un luogo dedicato alla creatività di tutti.Il programma, a ingresso gratuito, inizia con PLAYGROUND#, il dispositivo coreografico partecipativo della compagnia Opera bianco che, dal 14 al 19 maggio approda alla sua tappa romana. Realizzato nel paesaggio con il coinvolgimento della comunità, PLAYGROUND#ROMA viene costruito ogni volta attraverso laboratori gratuiti aperti ai cittadini: bambini, adolescenti, adulti e anziani lavorano insieme ai performer della Compagnia per creare una moltitudine danzante, che al termine della settimana di lavoro accoglie il pubblico per condividere l’esperienza e assistere allo spettacolo. La coreografia emerge dalle pratiche di danza elaborate a partire dal dipinto di Bruegel Il Vecchio “Giochi di bambini”, e dal confronto tra il movimento umano e la complessità di piani e volumi dello spazio. La danza insiste su prospettive e linee forza del paesaggio e invita lo sguardo dello spettatore ad una visione multilivello dalla prossimità all’apertura e alla lontananza.
Dal 20 al 24 maggio è il turno del laboratorio teatrale PLAY CLOWN condotto da Fiora Blasi, che pone al centro del lavoro la scoperta del proprio clown, una figura che non è consolatoria, ma con la sua ingenuità esprime un punto di vista critico e filosofico sull’esistere. In una società della prestazione il clown è un antieroe, uno strumento potente per qualsiasi tipo di attore, attrice e performer, ma anche per chi desidera mettere in gioco una parte di sé ironica, intuitiva e aperta. L’uso del naso rosso libera da blocchi espressivi e accende il processo creativo di ognuno, apre la possibilità di ridere di sè stessi e delle situazioni che mettono più in imbarazzo. Rivolto a persone di tutte le età, il laboratorio si conclude con un’apertura pubblica finale che coinvolge gli spettatori in un’esperienza profonda, liberatoria, oltre che divertente, capace di farci sconfinare dalla quotidianità e stimolare in ognuno immaginari inediti e derive poetiche.
Il programma si conclude con Beat-bang_batuque na mao, il laboratorio di percussioni corporali di Antonino Talamo, che dal 24 al 26 maggio crea un percorso ritmico che risveglia l’energia collettiva attraverso le percussioni corporali, attivando il proprio corpo musicale. Questo particolare laboratorio performativo ispirato al “Batuque Na Mao” è stato sintetizzato da Antonino Talamo in un metodo che intende favorire lo sviluppo delle possibilità creative ed espressive musicali attraverso l’utilizzo del proprio corpo come strumento a percussione.